Nell’ultimo capitolo della trilogia Godasses, Jamal Phoenix, giovane performer trans, propone una riflessione sulla desiderabilità (propria e altrui) del suo corpo, mettendo in discussione stereotipi e abitudini spettatoriali.
Categoria: Slot 3
L’acqua scorre e le piante crescono rigogliose. Il paradiso terrestre è un giardino abbandonato in cui delle statue di uomini nudi prendono vita e iniziano l’esplorazione di desideri nuovi e atavici.
Il fumo, la schiuma e l’oro accompagnano la nascita di una Venere botticelliana queer e sex positive. Un amore saffico e primigenio scaturisce fino ad esplodere all’interno di un set volutamente fittizio e fiabesco, in cui le performer Vex e Bunny sembrano statue animate.
Dopo una recente mastectomia per un tumore al seno, una giovane donna debilitata e limitata nei movimenti riscopre il suo corpo, la sua sessualità e il piacere. Un delicato XConfessions che parte dalla storia personale della regista.
Un giovane cameriere al suo primo giorno di lavoro. Le richieste di un’abituale cliente assetata. In un’atmosfera ironica e divertita – e in un unico piano sequenza – riuscirà il giovane coppiere a dissetarla e soddisfare ogni desiderio dell’esigente maitresse?
Norbert si dona alla telecamera di Jan Soldat, raccontando con soddisfazione personale come e perché, totalmente da solo, si è amputato i genitali maschili. Un classico documentario “soldatiano” in cui le esigenze identitarie (e fisiche) sfidano lo sguardo dello spettatore.